Come pulire il parquet: cosa fare e cosa non fare

come pulire il parquet
Condividi questo articolo

Pavimento elegante dai toni caldi e accoglienti, perfetto per ogni ambiente, dal classico al moderno, di semplice posa e durevole nel tempo: stiamo parlando del parquet e dei pavimenti in legno, una delle soluzioni più utilizzate nelle case di tutto il mondo. Una soluzione molto diffusa e altrettanto versatile, di grande impatto estetico, ma al tempo stesso impegnativa: a differenza di altri materiali, il legno è delicato e dobbiamo prendercene cura con interventi ordinari, di tutti i giorni, e straordinari nel corso degli anni.

 

Quando e come pulire il parquet?

I pavimenti in parquet necessitano di cure, dicevamo, proprio perché il legno è un materiale naturale: esistono infatti molte tipologie di parquet, a seconda del legno utilizzato e del metodo di lavorazione e di posa, e ognuna di esse ha bisogno di specifici accorgimenti. Ad esempio, oltre ai diversi tipi di legno (rovere, faggio, abete…) esistono anche tre diverse tipologie di materiali:

  • Legno massiccio: la sezione del tronco tagliata
  • Legno multistrato: più strati sovrapposti, e la parte visibile del listello di legno più nobile.
  • Laminato: listelli composti da fibre legnose pressate, come il truciolato, ricoperto da una stampa che imita la texture del legno vero.

 

la pulizia del parquet secondo l’essenza di legno.

Le tipologie di legno con cui viene fatto il parquet, chiamate anche essenze, sono diverse non soltanto per quanto riguarda la resa estetica (colore e nodi) ma per le loro caratteristiche meccaniche: durabilità e durezza, ritiro del volume e stabilità. Le essenze più utilizzate per i pavimenti sono:

  • Rovere: legno molto elegante e durevole nel tempo, è difficile che possa subire gli attacchi di funghi o di muffe. Ha una grande varietà cromatica, soprattutto sui toni chiari.
  • Frassino: legno di colore chiaro con un’ottima resistenza, è durevole nel tempo ma spesso è attaccato da parassiti o insetti.
  • Larice: legno molto duro e apparentemente meno elegante, più grezzo, si adatta bene agli spazi rustici o con caratteristiche estetiche dallo stile industriale.
  • Doussiè: legno africano dal colore scuro, bruno e rossastro. Molto duro e resistente, tende però a scurire ulteriormente nel corso del tempo.

 

Pulisci il parquet in base alla finitura.

Non soltanto tipologia di materiali e di essenza: dobbiamo considerare anche il tipo di finitura utilizzato se vogliamo pulire il parquet nel modo giusto. Le rifiniture sono:

  • Oliatura: le fibre del legno si impregnano, conservano ed esaltano il loro colore naturale. Ottimo protettivo contro l’usura.
  • Verniciatura: il legno è verniciato, ma la vernice non penetra nelle fibre, forma soltanto uno strato superficiale e protettivo.
  • Spazzolatura: finitura superficiale che rimuove uno strato sottilissimo, rendendo il legno rugoso e assolutamente naturale.
  • Piallatura: effetto rustico e naturale che esalta la caratteristica del tipo di legno utilizzato.
  • Effetto anticato: il pavimento in legno è invecchiato in modo artificiale, spesso usato in ambienti rustici o per uno stile vintage. Le doghe di legno sono trattate con spazzole e prodotti specifici che portano alla luce ed esaltano le venature fibrose.

 

Adesso vediamo come pulire il parquet.

 

Pulizia del parquet quotidiana.

Come si pulisce il parquet tutti i giorni? Semplice: acqua tiepida e olio di gomito. Ebbene sì, nella stragrande maggioranza dei casi non esiste soluzione migliore di uno strofinaccio morbido bagnato nell’acqua tiepida e strizzato bene. Per lavare il parquet dobbiamo infatti evitare detergenti aggressivi e anche (quasi) tutti i prodotti per pulire il parquet che vediamo al supermercato. Prima di capire come lavare il parquet, occorre però eliminare tutti i residui di sporco e la polvere sul pavimento, con una scopa o con un aspirapolvere, o ancora meglio con un panno antistatico morbido. Soltanto a questo punto passiamo al lavaggio del parquet.

 

Come sgrassare il parquet?

Oltre alla pulizia giornaliera e ordinaria, per mantenere al meglio il parquet e conservarlo sempre lucido è importante effettuare tutte le operazioni che ne esaltano e conservano le caratteristiche nel tempo. Per esempio i parquet verniciati (e ovviamente i laminati) non necessitano delle operazioni di lucidatura, perché la parte legnosa in realtà non è esposta, ma coperta da uno strato isolante, mentre i pavimenti di parquet oliati richiedono più attenzioni, ovvero una nuova oliatura e ceratura a cadenza periodica, circa un paio di volte all’anno – la cadenza dipende dal tipo di legno, dall’usura, dalle condizioni ambientali e da altri fattori – ma ricordiamoci che in questi casi è bene sgrassare a fondo il vecchio strato di olio o cera prima di passarne un altro e completare la lucidatura.

 

Come pulire il parquet rovinato?

A seconda della tipologia di legno e di finitura, come abbiamo visto, il nostro pavimento necessita di un trattamento specifico: per i parquet verniciati – che sono la maggior parte – acqua tiepida e panno strizzato vanno più che bene. Il consiglio è di effettuare più passaggi, fino a che l’acqua dove strizziamo il panno non risulti pulita. Se il nostro pavimento in legno risulta però rovinato dall’usura, graffiato, oppure gonfio e imbarcato perché ha assorbito l’acqua o l’umidità, l’unica soluzione consiste nella levigatura o lamatura del parquet – ecco un articolo sul trattamento del parquet – utile per riportare a nuovo il pavimento.

 

Perché pulire il parquet?

Trattare e pulire il parquet con costanza è importantissimo perché il legno, a differenza di altri materiali (anche) naturali, è vivo e in trasformazione costante: invecchia, si colora, può marcire, teme il freddo e il caldo, il clima troppo secco e l’umidità. Una manutenzione costante permette di mantenerlo sempre al meglio, anche nel lungo periodo, evitando così macchie e ossidazioni, assi ritirate o gonfiate, colorazione scura delle fughe o altri danni e inestetismi.

 

Pulizia parquet: cosa fare e cosa non fare.

  • Utilizzare sempre un piano morbido ben strizzato, perché troppa acqua viene assorbita dal legno e rovina il parquet.
  • Mai usare prodotti aggressivi o detergenti che possono danneggiare il parquet: l’acqua tiepida è sufficiente.
  • Attenzione a spostare i mobili quando effettuiamo le operazioni di pulizia, rischiamo di graffiare il legno: mettiamo uno straccio pulito sotto ai mobili prima di spostarli.
  • Non usare vapore o acqua bollente, perché macchiano il legno.
  • Passare l’aspirapolvere o spazzare, e poi lavare, almeno un giorno o due a settimana.
  • Evitare i “rimedi della nonna” con bicarbonato, limone o altre amenità del genere.

 

Mantenere il parquet sempre lucido e brillante.

Se la pulizia e le operazioni di manutenzione ordinaria del parquet possono essere effettuate in modo autonomo, con costanza nel tempo e olio di gomito, una pulizia del parquet usurato o danneggiato deve essere affidata a un impresa specializzata, che possiede i macchinari adatti, oltre all’esperienza maturata in tanti anni di servizio. Cormorano Service si occupa da 30 anni di trattamento dei pavimenti in legno.

Contattaci per un consiglio o una consulenza, spremo consigliarti la strada giusta per pulire il parquet e per mantenerlo come nuovo nel corso del tempo. Oppure ci occuperemo direttamente noi di riportarlo a nuova vita!