Trattare cotto: tutto quello che devi sapere per il tuo pavimento

trattare cotto
Condividi questo articolo

Il cotto è storicamente un materiale per lo più artigianale realizzato attraverso il trattamento e la cottura dell’argilla, molto poroso e quindi per sua stessa natura molto assorbente – basti pensare che è in grado di assorbire un volume di liquidi pari a 20% del suo stesso peso. Proprio per queste sua caratteristiche è soggetto a macchie e inestetismi, quindi necessita periodicamente dell’intervento di imprese specializzate nel trattare cotto.

 

Quando e perché trattare cotto.

La naturale porosità del cotto, e la conseguente capacitò di assorbimento di liquidi, fa sì che il nostro pavimento trasforma un piccolo incidente in una macchia quasi impossibile da togliere: caffè, olio, vino e aceto sono i rischi maggiori, soprattutto in cucina o nella zona pranzo. Per preservare quindi la bellezza del nostro pavimento sono necessari trattamenti cotto antimacchia e idrorepellenti.

 

Benefici del trattamento cotto.

  • Riduce la risalita dell’umidità e quindi la formazione di quelle antiestetiche macchie bianche e muffe
  • Protegge il pavimento dalle macchie e dallo sporco in genere
  • Rende più comode e semplici le operazioni di pulizia ordinaria
  • Conferisce al nostro pavimento la finitura estetica che desideriamo, che sia lucida oppure opaca, colorata o effetto bagnato.
  • Preserva il pavimento dalla normale usura quotidiana dovuta al calpestio
  • Conserva il nostro pavimento negli anni in tutta la sua naturale bellezza

 

Come trattare il cotto

Il cotto è un materiale che si macchia con facilità, ma difficile da pulire a fondo. Ecco perché quando parliamo di trattamento pavimenti in cotto è meglio rivolgersi a una ditta specializzata, che attraverso l’esperienza e le attrezzature adatte sarà in grado di completare il ciclo di trattamento cotto in tempi brevi e con effetti sorprendenti.

Il ciclo completo di trattamento cotto interno possiamo dividerlo in 3 diverse fasi, le prime due a carico di trattatori esperti, mentre per quanto riguarda la terza possiamo occuparcene con cadenza settimanale o mensile – a seconda delle operazioni – senza l’aiuto di un’impresa specializzata nel trattare cotto.

  1. Il lavaggio
  2. La finitura
  3. La Manutenzione

 

Trattare cotto: il lavaggio.

Da effettuare a lavori ultimati, se siamo in fase di costruzione o di ristrutturazione, possiamo eseguirlo dopo circa due settimane dalla posa del pavimento in cotto se è stata effettuata a spolvero sul masseto fresco, oppure dopo circa sette giorni se è stata realizzata con l’utilizzo di collanti. Il lavaggio viene effettuato con macchine dotate di mono-spazzole che puliscono e detergono il pavimento, assorbendo lo sporco e i liquidi detergenti, infine risciacquando e ultimando il lavoro.

La fase di lavaggio è sicuramente la più importante, perché rimuove i residui di materiale di lavorazione come colle, stucchi ed efflorescenza saline che emergono con la prima asciugatura del pavimento in cotto artigianale, e permette ai pori del cotto di aprirsi e di assorbire così la soluzione antimacchia e antimuffa di trattamento cotto che andiamo a vedere con la fase di finitura.

 

Trattare cotto: la finitura.

Come anticipato, in questa fase di trattamento cotto interno ed esterni andiamo a stendere i prodotti impermeabilizzanti e ceranti (questo solo per il cotto esterno) per garantire al nostro pavimento la protezione che serve. Questa operazione è eseguita a pavimento asciutto, quindi dopo il lavaggio dovremo aspettare in base alla quantità di liquidi utilizzata e soprattutto alla stagione.

In linea di massimo abbiamo tre tipologia di finiture:

  • Classica o tradizionale con olii e cere in pasta, che conferisce al cotto luminosità e vigore, offre una buona protezione contro le macchie, ma prevede una manutenzione abbastanza frequente.
  • Moderna, utilizzando prodotti a base di acqua o di solvente, che offrono molta protezione: i trattamenti con solvente sono stati quasi del tutto abbandonati, a causa della poca salubrità, e i trattamenti cotto ad acqua hanno conquistato il mercato, perché non nocivi, perché possono essere stati a pavimento ancora umido, perché più semplici da realizzare. E offrono una buona protezione.
  • A cera naturale, utilizzati soprattutto nel settore della bioedilizia, sono realizzati a partire da prodotti ecosostenibili che non contengono quindi alcuna sostanza sintetica o acrilica, ma per il momento ancora molto lontani dai risultati che si ottengono con i trattamenti precedenti.

 

Trattare cotto: la manutenzione.

La fase di manutenzione ordinaria può essere praticata da tutti, perché è semplice e non richiede attrezzatura particolari. Il consiglio è di utilizzare detergenti neutri per il trattamento cotto fai da te che possiamo trovare anche al supermercato.

 

Per il trattamento pavimenti in cotto e per il trattamento cotto antico possiamo contattare Cormorano Service, impresa fiorentina con 30 anni esperienza nel trattamento dei pavimenti. Trattare il cotto della propria casa è un investimento!