Pulizia di fine cantiere: quando e come intervenire

pulizia fine cantiere
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Ecco una delle più grosse sfide per le imprese di pulizie e uno dei crucci più grandi una volta finiti i lavori di ristrutturazione: la pulizia di fine cantiere rappresenta un momento chiave – di transizione e ripartenza – per i nostri immobili, case uffici o negozi.

Appena completiamo un progetto di costruzione, o più frequentemente di ristrutturazione, l’ultimo passo, dopo aver controllato che sia stato svolto tutto a regola d’arte, è la pulizia: la soddisfazione al termine dei lavori infatti è sempre oscurata dalla sporcizia lasciata dal lavoro di muratori e operai, polvere e residui di lavorazioni che d’altra parte fanno parte del gioco. Insomma, è arrivato il momento di affrontare la pulizie di fine cantiere, quindi rimbocchiamoci le maniche.

 

Come funziona la pulizia di fine cantiere?

Con un’esperienza nel campo delle pulizie e del trattamento dei pavimenti lunga 30 anni, abbiamo capito che la pulizia fine cantiere rappresenta una delle più frequenti richieste di intervento straordinario della nostra attività. Ecco perché siamo super specializzati e riusciamo a offrire un servizio impeccabile. Ma andiamo con ordine e vediamo come funziona la pulizia a fine cantiere.

 

Che cosa sono le pulizie post-cantiere?

Partiamo definendo questo tipo di intervento come, per lo più, la rimozione dello sporco generato dai lavori edili, sia di muratura che di posa, di installazione sanitari, infissi o serramenti, e tutto ciò che, a seguito dell’intervento degli operai, ha causato una tipologia di sporco difficile da rimuovere, che sia a causa di una ingente quantità oppure per la tipologia di materiali utilizzati, come nel caso di residui di colle, silicone, polveri o ruggine.

Una volta eliminati i detriti, alla fine dei lavori di muratura, polvere e sporco sono inevitabili, e la pulizia effettuata dai muratori e dagli artigiani è molto sommaria, così ci possiamo mettere di buona lena, scopa e straccio alla mano, ma ci sembrerà di non vedere mai la fine, di non ottenere mai un buon risultato: accade perché questo  tipo di sporco può essere rimosso soltanto con attrezzature e prodotti specifici. Chi ha seguito i lavori sa bene di che cosa stiamo parlando.

 

Da dove iniziare le pulizie dopo un cantiere?

Le pulizie alla fine del cantiere dopo una ristrutturazione cominciano sempre dai pavimenti e consentono di eliminare il grosso dopo una prima passata, soprattutto le macchie più ostinate come quelle della calce o delle colle, di grasso e di vernice. Questo passaggio è fondamentale, perché altrimenti rischiamo di graffiare il pavimento calpestando i detriti.

Soltanto in seguito potremo passare alla pulizia dei muri dalla polvere, ai vetri degli infissi e infine ai rivestimenti di bagno e cucina. E a proposito di bagno e cucina, un discorso a parte meritano le fughe delle piastrelle, perché sono difficili da pulire bene e necessitano di un intervento professionale – qui un interessante articolo sui rimedi casalinghi migliori del magazzinodellapiastrella.it

 

Attrezzatura e formazione per pulire dopo i lavori edili.

Per svolgere al meglio le pulizie a fine cantiere, è necessario affidare l’intervento a un’impresa di pulizie specializzata, principalmente per due ragioni: l’attrezzatura a disposizione e la formazione del personale. A casa non abbiamo gli attrezzi e i prodotti giusti, tantomeno le conoscenze tecniche per eliminare lo sporco in modo efficace senza rischiare di rovinare i materiali, pavimenti o altro. La polvere, soprattutto, sembra riformarsi di continuo, anche dopo più sessioni di pulizia. Questo perché non riusciremo mai a togliere tutto lo sporco senza l’attrezzatura professionale che hanno a disposizione le imprese specializzate. Lo sporco derivante da un cantiere infatti è costituito per lo più dalla calce, ovvero polvere bianca che si infila ovunque e resta lì anche per anni e dopo diverse passate con lo straccio o la spugna.

 

Guardiamo allora la faccenda da un lato pratico e approfondiamo la pulizia fine cantiere in prima persona: vediamo allora come comportarci all’atto pratico per quanto riguarda infissi, vetri e pavimenti.

 

Pulizia fine cantiere: gli infissi e i vetri.

Perché i vetri appena posati sono così difficili da pulire? Anzitutto perché i materiali, le colle e i sigillanti utilizzati, restano un po’ ovunque – come l’unto quando friggiamo – e richiedono l’uso di prodotti ad hoc per la loro rimozione. Senza contare che vanno a mischiarsi alla polvere generata dalle opere murarie anche meno invadenti. Quindi avremo bisogno di un prodotto professionale e di un tergi vetro, oltre a uno straccio di cotone pulito. A questo punto, però, una volta puliti cornici e vetri, dovremo procedere con le operazioni di rimozione meccanica dei residui di posa, sia di sigillante che cementizi, utilizzando un raschietto.

 

La pulizia dei pavimenti dopo i lavori di ristrutturazione.

A grandi linee, lo stesso discorso fatto per infissi e vetri possiamo riportarlo ai pavimenti. Forse in questo caso sembra più semplice ottenere un buon risultato, ma dobbiamo stare attenti a non graffiare la superficie e soprattutto a rimuovere la polvere annidata in ogni angolo, altrimenti tornerà fuori continuamente nelle settimane e nei mesi successivi. Ecco perché è meglio contattare un’impresa di pulizie per il primo intervento di pulizia pavimento a fine cantiere: in futuro potremo provvedere da soli, perché partiremo da una base pulita con prodotti professionali e macchine mono-spazzola che raggiungo un risultato impensabile a mano.

 

L’esperienza trentennale di Cormorano Service consiglia di rivolgersi a un’impresa specializzata nella pulizia fine cantiere, risparmiando così tempo e fatica nei mesi a venire. Se ripartiamo con un ambiente perfettamente lindo, avremo molti meno problemi nel tempo a mantenerlo pulito, poco ma sicuro.